L’MRN in dogana: Movement Reference Number

Di Laura Baratella

6 Novembre 2023
7 min. di lettura

Quando si effettuano delle operazioni doganali che riguardano la movimentazione nazionale ed internazionale di merci, uno degli elementi essenziali per l’identificazione di una spedizione è l’MRN.



Che cos’è l’MRN?
L’MRN nelle procedure doganali di esportazione
L’MRN nelle procedure doganali di importazione
L’MRN nelle procedure doganali di transito
Conclusioni

Che cos’è l’MRN?

L’MRN, acronimo di “Movement Reference Number“, tradotto come “numero identificativo della movimentazione”, è un codice alfanumerico, formato da 18 caratteri, che identifica in modo univoco ogni singola dichiarazione doganale o movimento di merci in un processo di importazione, esportazione o di transito.
I 18 caratteri (Es. 23ITQXU080012441T5) contengono i seguenti elementi:

  • ANNO (indicato con le ultime 2 cifre dell’anno di emissione);
  • CODICE ISO del Paese (es. IT);
  • 14 CARATTERI ALFANUMERICI elaborati telematicamente a random.

L’MRN è fondamentale per diversi aspetti:

Tracciabilità: consente di monitorare le spedizioni durante il loro transito tra i confini doganali.

Documentazione doganale: è dichiarato in tutti i documenti doganali di importazione, esportazione e di transito. Questo permette di collegare tutta la documentazione relativa ad un determinato movimento di merci.

Controlli doganali: le autorità doganali riescono ad effettuare i relativi controlli, verificando che le merci siano conformi alle normative e leggi doganali vigenti nel territorio nazionale.

Come si ottiene il Movement Reference Number?

L’MRN viene generato telematicamente nel momento in cui si presenta in dogana la merce mediante l’inoltro di un’apposita dichiarazione doganale.

La dichiarazione doganale è una manifestazione di volontà diretta a vincolare le merci ad un determinato regime doganale. Essa contiene le informazioni relative ai quantitativi, alla natura, al valore, ai Paesi interessati allo scambio delle merci e alle parti giuridiche coinvolte nello scambio.

Una volta accettata da parte dell’autorità doganale, tramite flusso telematico, a tale dichiarazione verrà attribuito un codice MRN.

L’MRN nelle procedure doganali di esportazione

L’MRN svolge un ruolo indispensabile nelle operazioni di esportazione, trattandosi di un metodo di tracciamento delle stesse.

Esso permette di verificare attraverso il portale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli l’effettiva uscita delle merci dal territorio doganale dell’Unione Europea.

L’MRN comparirà nel DAE (Documento di Accompagnamento delle Esportazioni), documento di risposta dell’autorità doganale, che scorterà la merce al di fuori dal territorio doganale dell’UE.

L’esportatore, collegandosi al sito dell’Agenzia delle Dogane e digitando l’MRN nella sezione “Notifica di esportazione del M.R.N. (Movement Reference Number)”, potrà assicurarsi che la sua spedizione sia effettivamente uscita regolarmente dai confini unionali, al fine di agevolare anche le verifiche fiscali riguardanti l’iva dovuta.

Qui di seguito riportiamo il link al quale collegarsi: https://www.adm.gov.it/portale/web/guest/dogane/operatore/servizi-online/tracciamento-movimenti-mrn

Questo controllo è possibile per gli MRN rilasciati dagli uffici nazionali Italiani e degli altri Stati membri. Talvolta per gli MRN rilasciati dagli uffici doganali di altri Stati membri le informazioni non sono del tutto complete ed occorrerà rivolgersi alle autorità doganali competenti.
È bene notare che, per le esportazioni, la merce svincolata deve uscire dal territorio doganale dell’Unione europea entro 90 giorni dalla data dello svincolo stesso, come previsto dall’art. 335 del Reg. UE 2447/2015 (Regolamento di Esecuzione).
In caso di mancato appuramento delle operazioni doganali, l’esportatore dovrà presentare una serie di prove alternative per comprovare l’effettiva uscita dal territorio doganale dell’UE, come le fatture di vendita, documenti contabili di pagamento, copia della bolla di consegna firmata e autenticata dal destinatario extra-Ue oppure il documento di trasporto firmato dal vettore che ha spedito la merce ovvero copia della bolla doganale di importazione presentata nel paese terzo.

L’MRN nelle procedure doganali di importazione

Dal 9 giugno 2022 sono state apportate delle importanti innovazioni per quanto riguarda la trasmissione dei flussi telematici delle dichiarazioni doganali relative a spedizioni in importazione.
Da tale data, infatti, il vecchio formulario Dau è stato sostituto dai dati contenuti nel file di formato “.xml”, firmato digitalmente dall’operatore doganale.
Ed è proprio in questo nuovo processo di digitalizzazione che è stato introdotto l’MRN (in questo caso acronimo di Master Reference Number) come numero di riferimento e di registrazione per le spedizioni in importazione.
Dato che il cartaceo della vecchia bolla doganale non avrà più valore ai fini fiscali e non verrà più divulgato, i dichiaranti doganali sono tenuti a comunicare agli importatori il numero di MRN di ogni singola spedizione.

Ma che funzione ha nelle importazioni il codice MRN?

La novità è che grazie a questo codice anche le aziende o gli importatori privati potranno, se lo vorranno, visionare telematicamente e scaricare i tre documenti messi a disposizione da ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – nel Portale Unico Dogane e Monopoli (PUDM):

  • “Prospetto ai fini contabili”, utile per assolvere agli obblighi di registrazione e del diritto della detrazione dell’IVA pagata all’importazione, riporta i dati relativi al pagamento degli oneri doganali.
  • “Prospetto di sintesi della dichiarazione doganale” che riassume i dati principali della dichiarazione inviata telematicamente a sistema.
  • “Prospetto di svincolo”, utilizzato per il processo di uscita delle merci dagli spazi doganali e utile per le attività di controllo da parte della Guardia di Finanza.

L’MRN nelle procedure doganali di transito

Dichiarato anche nel documento di transito DAT (Documento di Accompagnamento al Transito), relativo al regime T1, l’MRN riveste particolare importanza quando vogliamo notificare il trasferimento di merci Extra-Ue tra due punti del territorio doganale dell’Unione Europea, o da uno dei Paesi Extra-Ue che ha siglato delle convenzioni con l’Unione Europea (es. Turchia, Serbia, Paesi EFTA, Regno Unito ecc.), che risultano ancora allo stato estero e per le quali si vuole dare una successiva destinazione doganale.
Dopo aver comunicato telematicamente il codice MRN relativo ad un DAT presentato da un trasportatore presso un punto di frontiera doganale o magazzino doganale approvato ed aver ricevuto l’autorizzazione allo scarico della merce, seguito conteggio della stessa, l’operatore doganale è tenuto ad indicare nella dichiarazione di importazione il codice MRN comunicato, al fine di appurare e chiudere il transito doganale.

L’MRN è anche utile per monitorare una spedizione comunitaria, dichiarata in questo caso in regime T2, per merce che transita da un punto all’altro dell’Unione europea ma che deve per forza attraversare i confini di uno Stato che non fa parte del territorio doganale dell’UE (es. spedizione dall’Italia alla Germania transitando attraverso la Svizzera).
Collegandosi al sito ADM e digitando il codice MRN nella sezione “Informazioni nazionali sullo stato attuale del Movement Reference Number – (MRN)” la dogana o l’operatore doganale può accertarsi sullo spostamento delle partite dichiarate, sulla data di presa in carico del documento di transito e sull’appuramento dello stesso.

Tracciamento di movimenti di esportazione o di transito (MRN) – Agenzia delle dogane e dei Monopoli (adm.gov.it)

A seguito della reingegnerizzazione dei sistemi doganali di ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – sono state introdotte anche delle modifiche per quanto riguarda lo scarico delle partite di temporanea custodia, giacenti allo stato estero presso i magazzini doganali e per le quali si vuole dare una destinazione diversa dal regime di transito.
Il vecchio codice alfanumerico conosciuto come A3 è stato infatti sostituito, ma non eliminato, dal codice univoco MRN, che dovrà esser dichiarato al suo posto nelle dichiarazioni doganali di importazione localizzate nei porti, aeroporti o magazzini doganali.

Conclusioni

Come riportato, quindi, il codice univoco MRN riveste numerose funzionalità di comunicazione tra i vari attori nell’ambiente doganale ed economico, favorendo così la trasmissione di informazioni tra operatori economici, rappresentanti doganali, autorità doganale e le altre istituzioni nazionali coinvolte in questi processi.

Grazie a NE-O non dovrai più preoccuparti di tutte le legislazioni in vigore in ogni Paese: lo faremo noi per te!

Ottenere velocemente un codice doganale preciso e corretto ti farà risparmiare tempo e risorse. Con NE-O ottieni e gestisci i tuoi codici doganali in pochi semplici click

Provalo ora
Laura Baratella

Laura Baratella

CAD Ormesani Senior Customs Operator